Maria Montessori: l’errore e la fraternità
In occasione dell’anniversario della nascita di Maria Montessori, vi proponiamo una selezione di testi tratti da La mente del bambino sul tema dell’errore e la fraternità:
Consideriamo l’errore per se stesso. E’ necessario ammettere che tutti possiamo sbagliare; è una realtà della vita, cosicché ammetterlo è un gran passo verso il progresso. Così sarà meglio avere verso l’errore un atteggiamento amichevole e considerarlo come un compagno che vive con noi ed ha un suo scopo, perché veramente ne ha uno.
Gli errori ci avvicinano e ci fanno più amici: la fratellanza nasce meglio sul sentiero degli errori che su quello della perfezione. Se uno è perfetto non può più cambiare: due persone perfette messe insieme per solito combattono tra loro, perché non vi è possibilità di mutare e di capirsi.
Una delle più grandi conquiste della libertà psichica è il rendersi conto che noi possiamo fare un errore e possiamo riconoscere e controllare l’errore senza aiuto. Se vi è cosa che rende il carattere indeciso, è il non saper controllare qualcosa senza dover ricorrere all’aiuto di altri. Nasce un senso d’inferiorità scoraggiante e una mancanza di confidenza in noi stessi.
Nelle comuni scuole un alunno sbaglia senza saperlo, inconsciamente e con indifferenza, perché non è lui che deve correggere i propri errori, ma è l’insegnante che se ne incarica. Quanto è lontano quel procedimento dal campo della libertà! Se io non ho l’abilità di controllare i miei sbagli, devo rivolgermi a qualcuno che può non sapere meglio di me. Quanto è più importante invece capire gli sbagli che si fanno e sapersi controllare. Il controllo dell’errore diventa una guida che dice se stiamo sulla giusta via.
Così, insieme con l’insegnamento e il materiale, è essenziale il controllo dell’errore. La possibilità di procedere consiste in gran parte nell’avere libertà e una via sicura, ed i mezzi di dire a noi stessi se e quando sbagliamo. Quando riusciamo a seguire questo principio nella scuola e nella vita pratica, non importa che l’insegnante o la madre siano o no perfette.
Gli errori commessi dagli adulti hanno un che d’interessante, e i bimbi simpatizzano con essi. Diventa per loro un aspetto della natura, ed il fatto che tutti possiamo sbagliare provoca nel loro cuore un grande affetto; è una nuova ragione di unione fra madre e bambino. Dal controllo degli errori sorge una forma di fraternità: gli errori dividono gli uomini, ma il controllo di essi è un modo per unirli. L’errore stesso diventa interessante: diventa un legame, e certamente un mezzo di coesione fra gli esseri umani, ma specialmente fra bambini e adulti. Così i piccoli passi portano a cose grandi.
Il piccolo di un anno comincia a camminare incerto, vacilla, cade, ma alla fine cammina bene. Corregge il suo errore crescendo e facendo esperienza.
Selezione dei testi di Enrica Baldi tratti da Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti, Milano 1999, pagg. 245-249
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