Maestre Montessori di Kigali
A Roma, venerdì 7 dicembre, su invito del prof. Vincenzo Nocifòra, Presidente dell’area didattica in Servizio Sociale e con la collaborazione del prof. Francesco Carchedi, Docente di Principi e Fodanmenti dei Servizi Sociali, “tenera mente – onlus” ha tenuto un seminario alla Facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza, per rendere noti i risultati e le modalità di conduzione del progetto “Diventare grandi in Rwanda”, basato sulla Formazione Montessori sia delle maestre della piccola scuola “Amahoro” (Pace), aperta il 7 gennaio 2013 e gestita dalla onlus italiana “Progetto Rwanda”, sia delle maestre della grande scuola “Apacope”, fondata da un gruppo di genitori per un’educazione democratica e non segregazionista nel 1992, due anni prima del genocidio della popolazione Tutsi.
Ad “Amahoro” tutti i 45 bambini iscritti sono inviati dai servizi sociali perché appartenenti a famiglie particolarmente povere ed emarginate; “Apacope” invece è la scuola privata più apprezzata del Rwanda. Le maestre di entrambe le scuole hanno seguito la Formazione con pari interesse e coinvolgimento crescente, sia traendone un grande vantaggio per i bambini a loro affidati, sia scoprendo in se stesse potenzialità che non sapevano di avere, quali il senso di ricerca e di scoperta, che hanno poi saputo trasfondere nei bambini.
Condotta dalla dott.ssa Enrica Baldi, presidente di “tenera mente – onlus” e monitorata dalla dott.ssa Maria Grazia Rando, coordinatrice dei progetti dell’associazione, la Formazione è iniziata nel 2016 a partire dalla trasformazione di una sala messa a disposizione dei bambini, in cui erano presenti pochissimi materiali, e si è conclusa nel 2018 con la “conversione delle maestre”, senza la quale il metodo Montessori non può essere di beneficio ai bambini.
Di questi ultimi, lo sviluppo della personalità e la capacità di apprendere sono stati rilevati analizzandone i disegni dalle esperte del Comitato Scientifico di “tenera mente – onlus“: la dott.ssa Prof.ssa Marinella Canale, neuropsichiatra infantile e dell’età evolutiva; la dott.ssa Anna Rita Guaitoli, psicologa e grafologa; dott.ssa Anita Baruchello, psicoterapeuta infantile. Il prof. Furio Pesci, della cattedra di Storia della Pedagogia a La Sapienza-Villa Mirafiori, ha infine tirato le conclusioni del seminario.
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Difficile comprendere in cosa consista la “conversione della maestra” per chi non abbia pratica del metodo Montessori. Vedere cadere i propri pregiudizi sul bambino, certamente; anche rinunciare a esercitare quella “tirannia dell’adulto” che Maria Montessori descrive così bene in Il mistero dell’infanzia; perfino credere a quanto la formatrice insegna… Ma la cosa più importante è quello che emerge dentro di sé guardando il bambino manifestare tanta gioia, tanta autodisciplina, tanta creatività e tanta alacre socialità. Una sorta di rimpianto per non aver goduto noi stessi di un’educazione così quando ne era il tempo, e una forza che ci guida a realizzare quanto ancora di noi è in potenza, seguendo l’esempio dei bambini di cui ci prendiamo cura.
E ci piace ricordare che, nel lontano 1907, in questo giorno dell’Epifania, a via dei Marsi 58 nel quartiere San Lorenzo di Roma, si è inaugurata la prima Casa dei bambini, in cui furono capovolte le concezioni dell’educazione e iniziò uno sguardo nuovo sullo sviluppo dell’essere umano. Quella di Maria Montessori è una rivoluzione profonda, individuale e collettiva, che è nei fatti un nuovo Umanesimo.
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Quelques résultats à l’école maternelle “Amahoro” de Kigali
Vedi anche:
Formazione Montessori a Kigali, in Rwanda
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Tre settimane di formazione Montessori in Rwanda
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