La mamma e il fuco
A quarant’anni mi sento pronto come un fuco ad avere un figlio, ma mia moglie (33) rimanda da anni perché prima vuole cambiare lavoro e città. Come la convinco che è ora?
E’ molto semplice: dille che la mamma la farai tu. Dille che a quarant’anni non puoi più rimandare. Dille che farai jogging con lei per perdere i chili presi nella gravidanza. Dille che dovrà prendersi solo il congedo obbligatorio e poi sarai tu a lavorare di meno per occuparti del bambino. Dille che lo allatterete con il biberon così ti sveglierai tu nel cuore della notte. E gestirai i rapporti con la pediatra, la baby sitter e la maestra.
Dille che non te le prenderai quando tornerà tardi dall’ufficio o partirà per lavoro lasciandoti da solo, per un’intera notte, con un esserino così fragile e indifeso. Dille che, anche se sarai stanco morto, la sera accetterai di fare l’amore, perfino a costo di fingere un po’. Dille che farai il brodo vegetale, la carne al vapore e le verdure tritate, due volte al giorno per vari mesi. E che, quando tornerete a casa da una passeggiata, darai da bere prima a tuo figlio e poi berrai tu. Dille che lo porterai al parco, lo accompagnerai alle gite scolastiche e resterai sveglio la sera, con gli occhi sbarrati, ad aspettare che torni dalla festa. E dille che, dal momento in cui verrà al mondo, per te verranno prima i suoi bisogni e poi i tuoi.
In poche parole, caro fuco, dille che l’ape operaia la farai tu.
“La mamma e il fuco”, Claudio Rossi Marcello, Internazionale, 21 settembre 2012
aaquilas
7 mar, 2024
Sembra che neanche i fuchi se la passino bene…
Mi chiedo solo: Se l’uomo si occupa di tutto (casa, figli e lavoro, la donna che compito ha in seno alla famiglia?)
Da “Wikipedia:l’immagine del fuco, inoperoso ed ozioso (presente ad esempio nella favola di Fedro Api e fuchi al tribunale della vespa), è stata del tutto superata da recenti scoperte di alcuni ricercatori. Il fuco collabora all’allevamento delle larve, scaldando la covata con il calore prodotto dal proprio corpo, e alla maturazione del miele, tramite ventilazione, liberando quindi le operaie per altre mansioni. Non è in grado di bottinare, ma opera la trofallassi (lo scambio del nettare da un insetto all’altro) concorrendo come le operaie a questa importante funzione; ed ha un suo corredo ferormonale, anche se non è ancora ben chiaro il suo scopo. In ultimo, le larve della covata maschile attirano fortemente le femmine di Varroa destructor (l’acaro nemico numero uno degli alveari): attirando su di sé i parassiti, si alleggerisce in qualche modo il danno apportato dallo stesso alla covata femminile di operaie. I fuchi riescono a fare voli di 16 km in diversi punti di raduno per effettuare l’accoppiamento. Vengono uccisi o scacciati durante la sciamatura e comunque entro il periodo autunnale (nei climi temperati).