L’orto di Marinella – Dialoghi curiosi: Aurora e il Pomodoro
Aurora: Buongiorno! Tu chi sei?
Pomodoro: Sono il pomodoro sugoso, allegro e rosso che più rosso non si può e a volte posso sembrare un palloncino. Non sono italiano e vengo dall’America lontana, sono un viaggiatore internazionale e ho viaggiato tanto per mare insieme alla patata!
Aurora: Dentro al cuore cosa c’hai?
Pomodoro: La mia polpa è rossa come la buccia e dentro ho tanti semini gialli che diventeranno prima piantine poi tanti pomodorini, i miei figliolini. Se mi premi esce un succo rosso e se mi passi… sarò la tua passata!
Aurora: Ma con tutto quel rosso poi che si fa?
Pomodoro: Si fa il sugo, si fa la pizza, si fa la bruschetta, si fa la pappa con il pomodoro, proprio quella di Gian Burrasca. Canta con me: Viva la pa, pa, pappa / col po, po, po, po, po, po, pomodoro…. Viva la pa, pappa pa, ppa/ Col po, po, pomodor!
Aurora: E il rosso mangiato, così colorato, che fine fa?
Pomodoro: Il rosso scende nel cuore e lo riempie d’amore, poi se ne va lungo le arterie fino alle mani, fino ai piedini, fino agli occhietti birichini, cui regala guizzi in più oltre a quelli che hai già tu e dalle vene risale per colorarti le guance ancora di più. E se ti senti stanca e anche un po’ triste, un bel piatto di spaghetti al pomodoro ti tirerà su! Se ci aggiungi un’oliva, ancora di più!
Aurora: Ma freschi, quando vi posso mangiare?
Pomodoro: Poiché il freddo ci fa male, noi d’inverno ci nascondiamo per rinascere d’estate, sennò tondi come siamo ci potresti anche mettere su un ramo dell’albero a Natale!
Aurora: Ma se poi voi pomodori nessuno vi viene a mangiare?
Pomodoro: Allora nel trespolo dell’orto noi diamo anche conforto, perché le foglie più verdi e succose, che non bisogna mangiare perché troppo amare, sono il rimedio per le zanzare e seppure appaiono un po’ boriose, danno un profumo di fresco e pulito che proprio a tutti ricorda l’antica filastrocca che cantiamo ai bambini:
Nell’orto dai bimbi curato
ogni giorno vangato e innaffiato
noi pomodori felici aspettiamo:
con ortaggi raccolti dalle loro manine
si fanno spuntini e merendine
e dentro ai panini ripieni e imbottiti
tra i cibi farciti il pomodoro
col suo rosso la fa da padrone
e addolcisce il solleone
nascendo e maturando per tutta l’estate
come palloncini ben allineati tra verze e patate.
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Testi di Marinella Canale e disegni di Clorinda Baldi, con il coordinamento editoriale di Enrica Baldi.
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Rubrica: L’orto di Marinella – Suggerimenti per fare apprezzare gli ortaggi ai bambini