Alice Miller
“L’opinione pubblica è ancora ben lontana dall’essere consapevole che tutto ciò che capita al bambino nei suoi primi anni di vita si ripercuote inevitabilmente sull’intera società; che psicosi, droga e criminalità sono l’espressione cifrata delle primissime esperienze. (…) Poiché non credo nell’efficacia delle ricette e dei consigli, ritengo che il mio compito non stia tanto nel lanciare appelli ai genitori affinché trattino i figli in modo diverso da quello che è loro possibile, quanto piuttosto nell’informare, mediante immagini capaci di agire sui sentimenti, il bambino che è presente in ogni adulto. Infatti, finché a quest’ultimo non è permesso di accorgersi di ciò che gli è accaduto in passato, una parte della sua vita affettiva rimarrà congelata e di conseguenza la sua sensibilità per le mortificazioni cui vengono sottoposti i bambini rimarrà attutita.”
Alice Miller nacque il 12 gennaio 1923 a Leopoli, all’epoca appartenente alla Polonia, oggi all’Ucraina. Nel 1946 emigrò in Svizzera e nel 1953 conseguì la laurea e il dottorato in filosofia, psicologia e sociologia. Successivamente intraprese e portò a termine la formazione come psicoanalista a Zurigo, dove è morta nel 2010.
Fu molto critica verso uno dei fondamenti della psicoanalisi, relativo all’effettiva realtà degli abusi sessuali subiti in famiglia, considerati dagli analisti fantasie dei pazienti, e fu ancora più critica verso la prassi psicoanalitica, cui attribuiva le stesse caratteristiche della “pedagogia nera”, cioè quei criteri educativi che hanno imperato in Europa agli inizi del ‘900 e che in Germania hanno formato la generazione che ha sostenuto il nazismo. Nel 1980 si distacca dalla pratica psicoanalitica e inizia un profondo percorso di riflessione non solo sulla psicoanalisi ma soprattutto sulla sua vita, avvalendosi della pittura libera, che la porta a comprendere di sé cose che nessuna delle tre analisi fino ad allora condotte aveva portato alla luce.
Dal 1988 in poi, le numerose e approfondite ricerche sull’infanzia la portarono ad affermare che la violenza esercitata sui bambini è alla base di tutta la violenza che regna nel mondo; tanto più che si comincia a picchiarli nei primi anni di vita, proprio quando il cervello si sta costruendo. A queste conclusioni giunse sia analizzando le vite dei grandi dittatori del ‘900 (Stalin, Hitler e Mao) sia guardando con occhi consapevoli le opere di scrittori,
pittori, registi, di cui mostrò come alla base ci sia la rimozione di antiche sofferenze infantili, con un conseguente ribaltamento emotivo che tinge di mistificazione la loro comunicazione più profonda, senza pur nulla togliere alla grandezza della loro arte.
Le più recenti statistiche sugli abusi sessuali dei bambini in famiglia confermano oggi le sue intuizioni e le sue ricerche.
Dati ONU, statistiche internazionali:
- 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini sotto i 18 anni sono stati sottoposti nel 2002 a rapporti sessuali forzati o ad altre;
- un insieme di studi condotti in 21 paesi (la maggior parte dei quali sviluppati) rileva che una percentuale variante tra il 7 e il 36% delle donne e il 3 e il 29% degli uomini afferma d’esser stata vittima di abusi sessuali durante l’infanzia, e la maggior parte degli studi ha riscontrato che il tasso di abusi tra le bambine è da una volta e mezzo a tre volte superiore a quello dei bambini. La maggior parte degli abusi è avvenuta in ambito familiare;
- uno studio multipaese condotto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) , comprendente tanto paesi sviluppati che in via di sviluppo, indica che tra l’1 e il 21% delle donne ha denunciato di essere stata abusata sessualmente prima del 15° anno di età, nella maggior parte dei casi da membri maschi della famiglia.
http://www.unicef.it/doc/323/studio-onu-sulla-violenza-contro-i-bambini-statistiche.htm
Dati per l’Italia (dati forniti da Telefono azzurro)
Libri di Alice Miller:
Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé, Bollati Boringhieri
La persecuzione del bambino. Le radici della violenza, Bollati Boringhieri
Il bambino inascoltato. Realtà infantile e dogma psicoanalitico, Garzanti
L’infanzia rimossa. Dal bambino maltrattato all’adulto distruttivo nel silenzio della società, Garzanti
La chiave accantonata. F. Nietzsche, P. Picasso, K. Kollwitz, B. Keaton, Garzanti
La fiducia tradita. Violenza e ipocrisie nell’educazione, Garzanti
Le vie della vita. Sette storie, Garzanti
Il risveglio di Eva. Come superare la cecità emotiva, Raffaello Cortina
La rivolta del corpo. Come superare i danni di un’educazione violenta, Raffaello Cortina
Riprendersi la vita. I traumi infantili e l’origine del male, Raffaello Cortina
Vedi anche:
http://www.conventions.coe.int/Treaty/ITA/Summaries/Html/201.htm
http://www.psico.unifi.it/upload/sub/Menesini-E/protocollo_noto_venezia.pdf