La danza, l’individuo e i popoli – Seminario 26 febbraio

Il primo seminario del 2022 che accompagna l’uscita del secondo volume di “Con Montessori e oltre” è dedicato alla danza, una delle prime manifestazioni dell’umanità.

Gli animali non danzano: s’inseguono, saltano, giocano, si rotolano per terra, avanzano insieme con ottimo coordinamento motorio… ma non danzano. Tuttavia, è proprio nella parte animale dell’essere umano che nasce la danza come manifestazione spontanea: è la vitalità dell’animale ad animare l’essere umano e a rendere la danza una manifestazione pura della vita, in cui il coordinamento motorio individuale e collettivo si vanno via via perfezionando secondo uno schema del movimento nello spazio: la coreografia, che a quel coordinamento motorio dà anche un senso rappresentativo e/o narrativo.

La mente agisce sui corpi per costruire quella particolare forma di armonia collettiva che è la danza tradizionale. Ogni tipo di mente produce una particolare qualità di movimento, che è data da come il sistema muscolare dialoga col mondo esterno; quel sistema muscolare che Montessori chiama il Grande Principe e che contrappone al Pastore, il sistema neurovegetativo, in cui risiedono le emozioni più immediate. E’ attraverso i muscoli che l’essere umano mette in atto la sua volontà nel mondo e il problema nasce quando il Grande Principe viene sottomesso al Pastore.

Affermava Carla Fracci: La danza significa esprimere i sentimenti per mezzo di una dura disciplina dei muscoli.
A lei controbatte Martha Graham: A nessuno importa se non sei bravo nella danza. Solo alzati e danza!
Entrambe avevano ragione.

Nelle danze tradizionali, in cui il maschile e il femminile dialogano tra loro a configurare tutta la complessità dell’essere umano, i movimenti si caratterizzano per un’estrema fluidità nelle donne e un’estrema agilità negli uomini ed entrambe le qualità confluiscono nell’anima di chi guarda come apertura mentale e capacità di vivere dimensioni diverse. Ancor più quando alla danza si accompagna il canto.

Nel seminario del 26 febbraio vedremo la danza sia come confronto e integrazione fra culture diverse, mantenendo l’unicità di ciascuna, sia come strumento per favorire lo sviluppo dell’essere umano armonizzando il corpo, l’energia e la mente; la dimensione corale della danza rappresenta lo strumento e il simbolo dell’interazione sociale tra gli individui. Vedremo infine come la danza sia importante per perpetuare una cultura: la memoria di un popolo e dei suoi valori si consolida anche nei suoi movimenti.

Riteniamo che fin dal nido educatrici ed educatori dovrebbero sapersi muovere con libertà e senza passi convenuti su una musica vivace e allegra, come ci ha insegnato suor Carolina Gomez del Valle, promotrice di una danza libera per i bambini del nido. A conclusione del seminario cercheremo di individuare i soggetti e il percorso per arrivare a questo.

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Interverranno: 

Anita Baruchellologopedista e psicologa dell’età evolutiva. Inizia i primi passi accompagnati dalla musica a soli due anni e mezzo nella Casa dei Bambini di Palazzo Taverna a Roma e intraprende un percorso di danza ininterrotto che la conduce nel 1976 alla Danza terapia di Maria Fux, con cui collabora fino al 1982 per diffondere a Roma il suo metodo. Fino al 1986 conduce anche laboratori in proprio.

Adriana Dal Borgo, psicologa e formatrice, descriverà la Danza del Vajra, una danza meditativa, e le Gioiose Danze Khaita che ha appreso direttamente dal Prof. Chögyal Namkhai Norbu, docente di cultura tibetana all’Università di studi orientali di Napoli, da cui ricevette l’incarico di insegnarle per acquisire consapevolezza e armonizzare l’energia attraverso il suono e il movimento. Ha curato diverse pubblicazioni e video/audio che approfondiscono i diversi aspetti delle danze. Dirige corsi ed eventi di Khaita, con spettacoli e workshop in diversi paesi.

Laura Ephrikian, attrice, decoratrice e scrittrice, autrice di “Una famiglia Armena”, insignita recentemente del “Premio Puglisi” per l’aiuto prestato ai più poveri e del “Premio Coraggio Emanuela Loi” per aver soccorso popoli africani sfidando la pandemia, ci parlerà della cultura Armena, a commento delle danze presentate nel saggio di Kegham J. Boloyan dedicato alla danza armena.

Maria Donatella Maiellaro, laureata in pianoforte, insegnante di scuola primaria e appassionata di danze balcaniche, ci mostrerà come nei Balcani la danza sia un importante elemento di identità culturale, suggerendo anche come proporre nelle scuole italiane le danze etniche quali occasione di sviluppo della personalità degli alunni sotto l’aspetto corporeo, emotivo, sociale e culturale.

Pierpaolo De Giorgi, filosofo, etnomusicologo e musicista, tramite video e immagini delle pitture vascolari della Grecia antica ci riporterà in Italia, nel Sud del tarantismo e della pizzica pizzica, di cui rintraccia le radici nelle danze dionisiache e nel rapporto armonico dell’essere umano con le vibrazioni dell’Universo.

Partecipano inoltre:

Alessandra Bernocco, laureata in filosofia, giornalista, critica di  teatro e di danza, che ama in tutte le sue forme. Collabora con varie testate cartacee e on line e ha il blog verbamanent. Tra i suoi scritti, “Suite Bohémien (Pagine sparse sparse da un B&B)”, “Bip. ll rumore del tempo sospeso”. Sul suo canale YouTube sono registrati alcuni brani letti da amici attori.

Maria Elisa Buccella, giornalista, ha collaborato con varie testate italiane e con DanceMagazine, edita a New York, di cui è stata a lungo corrispondente. In Rai è stata anche tra i responsabili della Nightline di Televideo e Vice Capo Redattore del Desk. Si è sempre occupata di arti dal vivo concorrendo alla realizzazione di programmi di musica, danza e prosa.

Per le modalità di iscrizione e pagamento si prega di chiamare il 3772766866 o scrivere a info@tenera-mente.org
C/C bancario Banca Popolare Etica IBAN: IT 94 S 05018 03200 000000130467 intestato a “tenera mente”, Viale Eritrea, 91 – 00199 Roma.

Vedi anche:

I seminari “Montessori e oltre” per l’anno 2022

I seminari 2021 di “tenera mente”

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