Lavarsi le mani: una metafora del bambino
Nel 2017, nella scuola materna “Amahoro” di Kigali, in Rwanda, non appena la giovane maestra concluse la presentazione di lavarsi le mani avvicinandole al viso per godere del profumo della saponetta, i bambini sono esplosi in un applauso. Ho pensato che fosse penetrata perfino in quella remota scuolina l’usanza tutta americana di applaudire, ma leggete quanto scrive Montessori, riferendosi alla presentazione di soffiarsi il naso, nel lontano 1907:
«Mi venne un giorno in mente di fare una lezione un po’ umoristica sul modo di soffiarsi il naso. E dopo aver imitato le varie maniere di usare a questo scopo il fazzoletto, finii indicando come si fa con discrezione, in modo di fare il minimo rumore possibile, e di far scivolare un poco il fazzoletto in modo che l’atto rimanga nascosto. I bambini ascoltavano e guardavano con un’attenzione intensa e non ridevano: e io andavo chiedendo a me stessa la ragione di un tale successo. Ma appena ebbi finito, scoppiò un applauso come quando un artista strappa in teatro un’ovazione repressa a stento. Non avevo mai sentito che bambini così piccoli potessero divenire una folla plaudente: e che quelle manine potessero manifestare una tale forza. Mi venne allora in mente che forse avevo toccato un punto sensibile del lato sociale di quel piccolo mondo. I bambini hanno, a proposito della questione trattata, una specie di umiliante condizione: si sentono sempre sgridare per questo, li chiamano “mocciosi”. Tutti gridano, tutti offendono, ma nessuno aveva loro insegnato come si deve fare. Bisogna capire che i bambini sono sensibili a quegli atti di disprezzo con cui gli adulti li umiliano. Quella lezione rendeva loro giustizia, permetteva loro di innalzarsi nella società. »
Leggiamo ora cosa scrive Montessori, più in generale, sull’importanza e il significato dell’azione di lavarsi le mani.
«Il sacerdote cattolico, prima di cominciare la parte più profonda della Messa, annuncia: “Laverò fra gli innocenti le mie mani”, e in effetti se le lava, benché non soltanto se le sia già lavate, ma anche purificate, prima di accostarsi all’altare. Tutto questo dimostra come nel subconscio dell’umanità è sentita la mano quale manifestazione dell’io interiore. Che cosa si potrebbe immaginare di più sacro e di più meraviglioso che lo svolgersi nel bambino di questo “movimento umano”!»
«La mano è quell’organo fine e complicato nella sua struttura, che permette all’intelligenza non solo di manifestarsi, ma di entrare in rapporti speciali coll’ambiente: l’uomo prende possesso dell’ambiente con la sua mano e lo trasforma sulla guida dell’intelligenza .»
«Studiando il bambino, seguiamo di conseguenza due sviluppi: lo sviluppo della mano e quello dell’equilibrio e del camminare. Solo a un anno e mezzo si stabilisce un rapporto tra i due: quando cioè il bambino desidera trasportare oggetti pesanti e le sue gambe possono aiutarlo. I piedi, che possono camminare e trasportare l’uomo nelle diverse parti della terra, lo conducono dove egli possa lavorare con le proprie mani. L’uomo cammina a lungo e va ad occupare a poco a poco la superficie della terra; procedendo in questa conquista dello spazio vive e muore, ma lascia dietro di sé, come traccia del suo passaggio, il lavoro delle sue mani.»
Queste foto si riferiscono alla formazione Montessori tenuta da “tenera mente – onlus” in Rwanda nel 2017, quindi in data anteriore al corona virus. Per una sequenza completa e aggiornata si rimanda a questo video curato dal Ministero della Salute.
Da più di un secolo nelle scuole che adottano il metodo Montessori l’attività “lavarsi le mani” – che si può effettuare anche nella propria casa – è presente all’interno dell’area di “Vita Pratica”: cioè, tutte le mansioni che ogni giorno è necessario svolgere per vivere. Nella scheda che qui si allega abbiamo cercato di individuare tutti i punti d’interesse in grado di attrarre una bambina, un bambino, che svolgano questa attività come bisogno interiore e non solo come regola d’igiene: puoi scaricare qui la descrizione delle fasi dell’attività “lavarsi le mani”.
Ci farebbe piacere ricevere analoghe esperienze che farete coi vostri bambini, così come ci piacerebbe proporvi altre attività di vita pratica da svolgere in casa con loro. Per qualsiasi info inviate una mail a info@tenera-mente-onlus.org
Vedi anche:
Formazione Montessori a Kigali, in Rwanda
Concluso il corso di formazione Montessori a Kigali, in Rwanda
Tre settimane di formazione Montessori in Rwanda
A Kigali i bambini fanno la pace: la formazione Montessori continua