L’enigma dell’alfabeto armeno tra visione e realtà

La vocazione millenaria alla pace del popolo armeno emerge anche dal suo alfabeto, quando lo si analizzi con strumenti grafologici.
Pubblichiamo qui le conclusioni della relazione che sarà tenuta da Enrica Baldi, grafologa ed esperta Montessori, nel corso del seminario che avrà luogo il 9 gennaio a Roma, presso ICBSA (Istituto Centrale dei Beni Sonori e Audiovisivi) in via M. Caetani 32, dalle 9,15 alle 13,30.

Alfabeto armeno corsivo 1200 -2

Le sindromi della pace

  • Staccata + archi + barré (rinforzata da stretta di lettere): gli armeni si concentrano per raccogliersi in se stessi. Il barré in una scrittura staccata non è aggressivo e gli archi rafforzano la concentrazione in se stessi: confinare le proprie idee per non disperderle. E’ un popolo che ha deciso di conoscere se stesso.
  • Tratto largo e molto inchiostrato + archi (rinforzata da stretta di lettere): è un segno di sensorialità introversa. La persona sensoriale introversa non ha bisogno di cercare forti sensazioni o forti emozioni al di fuori di se stessa, perché tutta la sua vita è impregnata di sensazioni ed emozioni.
  • Connessione tra la zona inferiore e quella superiore senza interruzioni in zona media: capacità di elaborare gli istinti più profondi in valori etici secondo il processo psichico della sublimazione.
  • Spostamento della pressione sulla verticale: il perseguimento di valori etici è svolto con impegno e anche fatica, e non per esaltazione passionale. Quindi non fanatismo, ma uno sforzo rigoroso per preservare i propri ideali. E questo impegno incanala molte energie che non vengono così distratte verso l’esterno.
  • Non intricamento delle righe: c’è una precisa volontà – anche nelle indicazioni scolastiche – di non intricare le righe, malgrado l’alto numero di prolungamenti superiori e inferiori. Indica l’impegno a mantenere la chiarezza delle idee e dei sentimenti, con metodo e disciplina.
  • La terzultima lettera è in sé una sindrome: presente solo nell’alfabeto della Repubblica Armena, è molto complessa rispetto alla volontà d’azione. La determinazione ad avanzare per realizzare i propri obiettivi, indicata dalla barra orizzontale nell’asta iniziale, si trova a fronteggiare una ghirlanda la cui seconda asta si prolunga dalla zona superiore fino a quella inferiore, impedendo il collegamento con la lettera seguente: un aperto invito a tenere a freno la propria volontà di affermazione, mantenendola aperta all’influenzamento di apporti esterni, affinché non diventi prevaricazione sull’altro.

Enrica Baldi, 20 dicembre 2015

Il seminario è gratuito e gode di n. 3 crediti formativi AGI (Associazione Grafologica Italiana). Verrà rilasciato un attestato di presenza a chi lo richieda. È gradita prenotazione a: info@tenera-mente-onlus.orgPer info: 338 856 0762 oppure 377 2766866.

Vedi anche:

Verso la commemorazione del Centenario del Genocidio degli Armeni

Seminario sulla lettura grafologia dell’alfabeto armeno

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Progetto Armenia

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