Anniversario della nascita di Janusz Korczak 2013
Diritti del bambino secondo Janusz Korczak
Diritto alla morte
Diritto alla sua vita presente
Diritto a essere quello che è
Diritto a esprimere ciò che pensa
Diritto a prendere attivamente parte alle considerazioni e alle sentenze che lo riguardano
Diritto al rispetto:
• per la sua ignoranza
• per la sua laboriosa ricerca della conoscenza
• per le sue sconfitte e le sue lacrime
• per la sua proprietà
• per i colpi che gli riserva il duro lavoro della crescita
• per ogni suo minuto che passa, perché morirà e non tornerà più e un minuto ferito comincerà a sanguinare.
Il bambino ha diritto di volere, di chiedere, di reclamare – ha il diritto di crescere e maturare e, giunto alla maturità, di dare i suoi frutti.
da Come amare il bambino, Janusz Korczak, Luni Editrice, 1996
Janusz Korczak: COLPEVOLE!
Nell’orfanotrofio che Korczak diresse per trent’anni, furono creati un parlamento e un tribunale dei ragazzi, alle cui decisioni egli stesso si sottometteva.
Nell’arco di sei mesi si trovò a dover rispondere davanti alla corte dei ragazzi a ben cinque imputazioni. Una volta perché, trascinato dalla collera, aveva dato uno schiaffo a un ragazzo che l’aveva gravemente provocato; Korczak si dichiarò colpevole, ammettendo che la gravità della provocazione non costituiva un’attenuante. Una seconda volta fu processato per aver espulso dal dormitorio un ragazzo turbolento, che non lasciava dormire i compagni; l’accusa era di aver agito di sua iniziativa invece di lasciar decidere ai ragazzi se preferivano dormire allontanando il disturbatore, oppure sopportare il disagio. Un’altra volta ancora fu processato e giudicato colpevole perché nel corso di un processo aveva mancato di rispetto a uno dei giudici-ragazzi. E una quarta volta per aver accusato di furto una ragazza, senza aspettare il verdetto della corte.
La quinta volta, infine, Korczak aveva issato per gioco in cima a un albero una bimbetta e quando questa aveva iniziato a dar segni di paura, l’aveva presa in giro!
da “Una storia per il nostro tempo”, Bruno Bettelheim, in La Vienna di Freud, ed. Feltrinelli, 1990