Anniversario dei diritti dell’infanzia

“Toccare il bambino vuol dire toccare il punto più sensibile di un tutto, che ha le radici nel più remoto passato e si dirige verso l’infinito del futuro. Toccare il bambino vuol dire toccare il punto più delicato e vitale, dove tutto si può decidere e rinnovare, dove tutto ridonda di vita, in cui si trovano chiusi i segreti dell’anima, perché ivi si elabora l’educazione dell’uomo.”
Vi è una parte dell’anima del bambino che è sempre stata sconosciuta e che si deve conoscere. Occorre anche verso il bambino la scoperta che conduce verso l’ignoto. Poiché oltre al bambino osservato e studiato dalla psicologia e dall’educazione, c’è ancora il bambino ignorato. Bisogna andare alla sua ricerca con uno spirito di entusiasmo e di sacrificio, come fanno quelli che sapendo che c’è dell’oro nascosto, corrono verso paesi ignoti, e rimuovono le rocce per cercarvi il metallo prezioso. (…) E’ il lavoro a cui tutti devono concorrere: senza differenza di casta, di razza o di nazione: poiché si tratta di trar fuori l’elemento indispensabile al progresso morale dell’umanità. Occorre che l’adulto trovi in sé l’errore ancora ignoto che gli impedisce di vedere il bambino. Se questa preparazione non è stata fatta, e se non si sono acquistate le attitudini che stanno in rapporto con tale preparazione, non si può procedere oltre.

L’energia ignota che può aiutare l’umanità è quella che risiede nel bambino.
da Maria Montessori: Il segreto dell’infanzia, Garzanti, pag. XIII, 14, 290

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